La Ue avvia pratica di infrazione contro l’Italia per la Direttiva sulla plastica monouso

Bottiglie di plastica

Una procedura di infrazione ha avuto inizio contro l’Italia da parte della Commissione europea per non aver accolto pienamente e correttamente la Direttiva sulla plastica monouso e per aver violato i vincoli previsti dalle norme sulla trasparenza del mercato unico. Ne consegue che Bruxelles ha inoltrato una lettera di costituzione in mora all’Italia, che in effetti è il primo step della procedura di infrazione.

A questo punto l’Italia ha due mesi di tempo per rispondere e rimediare alle mancanze segnalate. Se la risposta non sarà sufficiente, la Commissione potrebbe prendere la decisione di procedere nell’iter giuridico mandando un parere motivato. L’Italia, secondo quel che recita la lettera della Commissione “non ha recepito, o non ha recepito correttamente, diverse disposizioni della direttiva sulla plastica monouso nel diritto nazionale, il che influisce sul suo ambito di applicazione”.

In effetti gli Stati membri sono tenuti a notificare alla Commissione tutti i progetti di regolamenti tecnici sui prodotti prima della loro adozione nel diritto nazionale. Oltre a ciò, stando alla Direttiva, deve essere rispettato un periodo di sospensione di tre mesi fra la notifica del progetto di regola tecnica e la sua implementazione. E questo sarebbe ciò che l’Italia non avrebbe fatto, violando in tal modo le regole procedurali, dal momento che ha adottato la legislazione che recepisce la direttiva sulla plastica monouso durante il periodo di sospensione, mentre il dialogo con la Commissione si stava ancora svolgendo. 

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