Pronto il Salva-Casa voluto da Salvini fra le proteste delle opposizioni

Consiglio dei Ministri

Il piano Salva-Casa è una raccolta di disposizioni che ha lo scopo di alleggerire i Comuni da una massa enorme di richieste di regolarizzazione e al tempo stesso mettere a norma abitazioni che recano lievi difformità, interne e/o esterne. A tale proposito il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, dopo aver sentito anche le associazioni di categoria, ha presentato il pacchetto di norme sul decreto casa al Consiglio dei ministri di venerdì 24 maggio, che lo ha approvato.

L’obiettivo del dl annunciato dal vicepremier ad aprile è quello di sanare tutte le piccole irregolarità (soppalchi, verande, tramezzi alle pareti in cartongesso) che riguardano, secondo uno studio del Consiglio nazionale degli ingegneri citato dal ministero delle Infrastrutture, “quasi l’80% del patrimonio immobiliare italiano“. Il tutto consiste nel regolarizzare ciò che è stato realizzato in deroga alla legge del “doppio conforme”, che è l’obbligo di rispettare le regole in vigore al momento della costruzione e quelle attuali.

A fronte di questo piano, le opposizioni si preparano a dare battaglia contro ciò che definiscono “un condono“, anche se il leader della Lega smentisce che sia tale. Ecco quali sono gli “abusi” sanati di questa raccolta di norme: difformità di natura formale, legate alle incertezze interpretative della disciplina vigente; difformità edilizie “interne”, riguardanti singole unità immobiliari, a cui i proprietari hanno apportato lievi modifiche (tramezzi, soppalchi, etc.), oltre a ciò, ci sono difformità che potevano essere sanate all’epoca di realizzazione dell’intervento, ma non sanabili oggi a causa della disciplina della “doppia conforme” e il permesso di cambio di destinazione d’uso degli immobili tra categorie omogenee.

La motivazione – aveva chiaritoo Salvini – è tutelare i piccoli proprietari immobiliari che in molte circostanze attendono da decenni la regolarizzazione delle loro posizioni e che non riescono, per questo motivo, a ristrutturare o vendere la loro abitazione. Si tratta inoltre di decongestionare il lavoro degli uffici tecnici comunali, spesso travolti dalle richieste di sanatorie. Nella prospettiva della semplificazione e dell’efficienza amministrativa si è valutato pure di intervenire sulle procedure amministrative per assicurare risposte sicure in tempi sicuri agli italiani.

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