Approvato a maggioranza alla Camera, il ddl Autonomia è diventato legge. Dopo un’estenuante e notturna seduta fiume, fra le proteste delle opposizioni, arriva il secondo e definitivo ok alla misura con 172 voti a favore, 99 contrari e un astenuto. Dopo la mancata intesa in capigruppo sulla tempistica per l’esame del provvedimento, si era scelto di prolungare la seduta fino alla votazione finale. Le opposizioni bollano la decisione come uno “sfregio” al dibattito parlamentare.
La seduta no stop era passata con 54 voti di scarto fra le grida “Vergogna!” delle opposizioni. Proteste anche in sede di illustrazione degli emendamenti, tutti di minoranza e tutti respinti, anche per il silenzio della maggioranza mai intervenuta nel dibattito notturno. L’Aula è passata infine all’esame e al voto degli ordini del giorno, una quarantina in tutto, i quali anche alcuni di maggioranza.
Dure critiche da parte dalla segretaria del PD Elly Schlein, che dice: “Ci hanno tenuto tutta la notte in Parlamento pur di approvare l’Autonomia Differenziata e brandire lo scalpo del Sud prima dei ballottaggi. E così Fratelli d’Italia si piega all’antico disegno secessionista della Lega. Suggerirei che a questo punto cambiassero il nome in Brandelli d’Italia. O Fratelli di mezza Italia, visto che la stanno spaccando in due”, ha scritto sui social.
I deputati del Movimento 5 Stelle hanno scritto in un comunicato che avrebbero voluto dibattere con serietà e serenità il ddl sull’autonomia differenziata, ma ciò è stato impedito dalla maggioranza fin dall’esame in Commissione. Non ci sono solo le opposizioni a esprimere con forza la loro contrarietà. Roberto Occhiuto, presidente della Calabria, ha rivelato che i deputati calabresi di Forza Italia non hanno votato l’Autonomia.