La Camera ha dato il via libera definitivo al Decreto Carceri, già passato al Senato, con 153 voti favorevoli, 89 contrari e un astenuto. Il documento viene così convertito definitivamente in legge. Il via libera è giunto nel momento in cui a Palazzo Chigi la premier Giorgia Meloni incontrava il ministro della Giustizia Carlo Nordio, i sottosegretari Ostellari, Delmastro, Sisto e i presidenti delle Commissioni Giustizia di Senato e Camera Giulia Bongiorno e Ciro Maschio.
L’assunzione di personale di polizia penitenziaria e di dirigenti e medici sempre nel settore sono previsti dal decreto, come pure la semplificazione del procedimento per la concessione della liberazione anticipata. Il ddl, contenente ‘misure urgenti in materia penitenziaria, di giustizia civile e penale e di personale del ministero della Giustizia’, istituisce inoltre il Commissario straordinario per l’edilizia penitenziaria.
Fra le novità figurano l’aumento dei colloqui telefonici consentiti ai detenuti, l’esclusione dai programmi di giustizia riparativa dei detenuti sottoposti al regime speciale del 41-bis, l’istituzione al ministero della Giustizia di un elenco delle strutture residenziali idonee all’accoglienza e al reinserimento sociale dei detenuti adulti: le modifiche introdotte al Senato puntano ad ampliare le possibilità di accesso ai detenuti tossicodipendenti in comunità terapeutiche pubbliche o private accreditate.