Pensioni, i propositi del governo nel piano strutturale di bilancio

Pensioni

Il piano strutturale di bilancio dell’Italia passerà attraverso il Consiglio dei ministri entro il 20 settembre, conformemente alla scadenza fissata dalla Commissione Europea. Il Cdm potrebbe approvare il testo con una seduta da convocare per martedì 17 settembre. Fonti dell’esecutivo annunciano che la scadenza fissata da Bruxelles sarà rispettata.

I leader della coalizione di centrodestra – la premier Giorgia Meloni e i due vice Antonio Tajani e Matteo Salvini, oltre a Maurizio Lupi – si sono incontrati a Palazzo Chigi in vista della manovra con il titolare dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Nel frattempo le opposizioni lavorano a un fronte comune sulla legge di bilancio, chiedendo alla maggioranza di mettere sanità e lavoro fra le priorità.

Probabilmente l’analisi del piano strutturale da parte del Parlamento, procedura richiesta dall’Italia, richiederà una decina di giorni dopo l’approvazione a Palazzo Chigi, creando una dilazione dei tempi per la consegna del documento alla Commissione. Il piano che viene proposto nell’esecutivo, è uno strumento nuovo, introdotto dalla riforma del Patto di stabilità: è il primo atto formale dopo la riattivazione dei vincoli di finanza pubblica sospesi nel 2020 a fronte della pandemia.

Intanto il ministro della Pubblica Amministrazione Alberto Zangrillo ha risostenuto che si sta ragionando sulla possibilità di trattenere al lavoro fino a tre anni in più in maniera volontaria i dipendenti della PA, che uscirebbero così a settant’anni, per far fronte al turnover. governo ha preannunciato che il Psb verrà presentato nelle prossime settimane in Cdm e successivamente sottoposto alla discussione e al voto del Parlamento. Francesco Boccia, esponente del PD, ha sostenuto: “Pensiamo che questo approccio sia un errore: un confronto parlamentare fatto prima permetterebbe al governo di predisporre un Psb prima e una manovra poi, figli di una discussione seria e più approfondita”.

Torna in alto