Francia, Macron scioglie il Parlamento

Emmanuel Macron

L’elettorato francese ha decretato la netta vittoria del Rassemblement National. Di fronte a questa situazione Macron decide di riaprire le urne delle elezioni politiche. Già le prime proiezioni sugli esiti elettorali, che facevano vedere i lepeniani al 32% contro il 15% di Besoin d’Europe, l’alleanza di Macron, hanno indotto il Presidente a sciogliere l’Assemblée e a indire un voto anticipato per il 30 giugno e il 7 luglio. Non saranno presentati esponenti della maggioranza nei collegi in cui ci siano deputati uscenti del «campo repubblicano».

Marine Le Pen ha immediatamente detto che è pronta a esercitare il potere. Al tempo stesso molti francesi, chiamati a raccolta dagli ecologisti e dalle sinistre, sono scesi in piazza a Parigi per protestare contro lo scioglimento della Camera bassa. Macron ha confermato la gravità di questa decisione, e ha anche aggiunto che «È soprattutto un atto di fiducia», più importante di qualsiasi sterile negoziazione o soluzioni precaria. «Fiducia nella Francia, per disegnare il futuro e non ritirarsi» ha continuato il Presidente.

Macron ha poi aggiunto: «Ho ascoltato il vostro messaggio e non lo lascerò senza risposta. In questo momento di verità democratica, e nonostante sia l’unico responsabile politico a non avere scadenze elettorali personali, so di poter contare su di voi». Secondo il Presidente la Francia ha bisogno di una maggioranza netta e definita, in un clima di concordia e di serenità. E afferma: «Essere francesi significa, in fondo, scegliere di scrivere la storia piuttosto che subirla».

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