Giovanni Toti, l’ex presidente (dimissionario) della Regione Liguria, è tornato in libertà. Dopo più di ottanta giorni, il giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni ha in effetti accolto la richiesta di revoca degli arresti domiciliari presentata dal suo legale. Ne consegue che l’ex governatore potrà lasciare la sua villa in provincia di La Spezia, dove era relegato dal 7 maggio. Toti si è poi dimesso e il giudice ora ritiene che non ci sarebbe più il pericolo di reiterazione del reato.
La decisione è stata comunicata in seguito al parere positivo alla richiesta da parte della procura di Genova. Ricordiamo che Toti era stato messo ai domiciliari nel contesto dell’indagine ligure sulla corruzione. Le prime parole dell’ex governatore sono queste: “Sono mancato per un po’, e soprattutto mi siete mancati tanto. Grazie mille a tutti coloro che in questi 86 giorni tramite la famiglia, l’avvocato, e in ogni modo possibile, mi hanno fatto sentire il loro affetto e la loro vicinanza. È stato il maggior conforto in questi giorni bui”.
Comunque Giovanni Toti può essere liberato ma “permangono i gravi indizi di colpevolezza”. È quanto ha scritto il giudice Paola Faggioni nell’ordinanza di revoca degli arresti domiciliari per il politico. Tuttavia, a prescindere dalla gravità dei comportamenti illegali, vista anche la natura delle funzioni svolte, recita la nota della gip: ” tenuto conto del comportamento serbato dall’indagato che ha rassegnato le proprie dimissioni da presidente della Giunta della Regione Liguria, possono considerarsi sensibilmente affievolite le esigenze cautelari“.