Sangiuliano si dimette da ministro della Cultura, al suo posto subentra Giuli
I ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, dopo giorni di polemiche, ha deciso di rassegnare le dimissioni dal suo incarico. Al suo posto Alessandro Giuli.
I ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, dopo giorni di polemiche, ha deciso di rassegnare le dimissioni dal suo incarico. Al suo posto Alessandro Giuli.
Per il presidente del M5S lasciare spazio a Renzi è un grande harakiri. La segretaria dem replica che le alleanze non si fanno da nome a nome ma da tema a tema.
I rumors a proposito delle possibili modifiche al sistema pensionistico del nostro Paese nella prossima Manovra di bilancio si fanno giorno dopo giorno più insistenti.
L’opportunità di uscire dal lavoro con 42 anni e 10 mesi di contributi potrebbe comportare tempi più lunghi: l’eventualità è allo studio in vista della manovra.
Il neo eurodeputato è disposto a ritirare la querela contro Bersani purché questi formuli delle scuse pubbliche e faccia una donazione a un’associazione di militari caduti in servizio.
Secondo il garante Beppe Grillo, simbolo, nome e secondo mandato non si toccano, ma Giuseppe Conte risponde che nessuno può decidere su cosa si possa deliberare o meno.
La questione previdenziale rimane fra i punti più delicati della prossima manovra finanziaria dell’esecutivo. Riemerge comunque la proposta leghista di Quota 41.
Per quanto riguarda gli effetti dell’autonomia differenziata sul settore della sanità, il M5S ne denuncia il carattere “diabolico”, in quanto provvedimento che sancisce la divisione fra cittadini di sere A e di serie B.
Secondo la Lega Quota 41 light per la pensione è la soluzione di compromesso per aggirare la legge Fornero, ma per l’opposizione è la fine della previdenza pubblica.
Diventato legge il decreto, da Nordio a Rita Bernardini a Giachetti, in tanti sono andati a far visita alle prigioni per accertarsi delle condizioni in cui vivono i carcerati.