Non verrà preso in esame l’emendamento al decreto legge sulle liste d’attesa portato avanti dal senatore della Lega Claudio Borghi, che propone di cancellare l’obbligo vaccinale per i minori fino a sedici anni e i minori stranieri non accompagnati. Fonti parlamentari hanno reso noto che questo emendamento verrà dichiarato inammissibile per estraneità di materia quando nella mattinata di martedì si riunirà la commissione Affari sociali di Palazzo Madama, che sta prendendo in esame il decreto.
Ricordiamo che la Lega aveva presentato due emendamenti al decreto sulle liste di attesa in materia di sanità nelle quali si chiedeva di depennare la legge Lorenzin sull’obbligo vaccinale per i bambini e la legge del 2022 che ha dichiarato obbligatorio l’inserimento dei dati delle prestazioni nel Fascicolo sanitario elettronico. Nel testo inammissibile si faceva particolare riferimento ai vaccini contro morbillo, rosolia, parotite e varicella, che secondo tale emendamento non dovrebbero essere più obbligatori ma ma solo “raccomandati”, a differenza di quanto prevede la legge del 2017.
Molte polemiche sono state sollevate dalle opposizioni verso gli emendamenti. “Una vera e propria follia”, dice Beatrice Lorenzin, madre della legge del 2017 che Borghi vuole abolire. “Sono solo farneticazioni antiscientifiche da parte di chi pensa di poter lucrare su qualche voto no vax“, ha detto l’ex ministro della Salute Roberto Speranza. Raffaella Paita fa eco a Beatrice Lorenzin. Per il M5S prende posizione Andrea Quartini che stigmatizza quello che definisce un “populismo da strapazzo”.